Sottotitolo: una post scritto in modo che possa capirlo anche mia nonna.
Quasi ogni giorno qualcuno mi dice che il suo Mac è lento e mi chiede se è il caso di acquistare della RAM, sostituire l’hard disk con un disco SSD o, nei casi più estremi, se è necessario buttare via il computer e comprarne uno nuovo.
Partiamo dunque dalle basi oppure, per chi non ha voglia di leggersi tutto lo spiegone, si può andare direttamente al punto.
CPU (Central Processing Unit)
La CPU è considerata il cervello del computer e spiegare come funziona è piuttosto complesso dunque, per farla breve, diremo che è quel componente hardware che esegue l’elaborazione dei dati. È abbastanza intuitivo capire che più la CPU è potente (la frequenza di clock viene misurata in Hz), più dati potranno essere elaborati in minor tempo. A partire dal 2005 hanno cominciato a diffondersi le CPU dual core: si tratta di un unico componente hardware con due processori montati in parallelo. Ancora più recenti sono i computer che montano processori multi core (tre o più core). Sui Mac attualmente in vendita troviamo comunemente processori Intel i5 dual-core (MacBook Air, MacBook Pro 13″, iMac, Mac Mini), Intel i7 quad-core (MacBook Pro 15″, Mac Mini, Mac Pro) o Intel XEON 6-core (Mac Pro).
Attenzione: per sfruttare al meglio la potenza di calcolo disponibile su computer con processori dual o multi core le applicazioni devono essere ottimizzate. Al momento della loro introduzione sul mercato, i computer con processori dual core funzionavano peggio di quelli single core.
Cache, Turbo Boost, Hyper-Threading
Leggendo le specifiche tecniche dei processori, è molto probabile che vi imbattiate in termini come questi:
- Cache: si tratta di una piccola memoria che il processore ha in cui può salvare le operazioni ripetitive per fare in modo di accedervi più velocemente.
- Turbo Boost: è una peculiarità dei processori Intel che permette, quando lavorano in single-core o dual-core, di aumentare la frequenza di clock (over-clocking) del processore. Esempio: normalmente il processore di un MacBook Pro 15″ con display Retina lavorerebbe a 2.0 GHz ma il processore può arrivare a 3.2 GHz.
- Hyper-Threading: è un’altra tecnologia presente sui processori Intel che fa credere al computer di avere più core rispetto a quelli realmente presenti nella CPU, aumentando le prestazioni del computer. Questo aiuta quando l’utente utilizza più applicazioni contemporaneamente o, ad esempio, quando navigando sul web, apriamo un sito con diversi contenuti multimediali che devono essere caricati contemporaneamente (immagini, video, audio, ecc…).
RAM (Random Access Memory)
In Italiano il termine memoria è fuorviante soprattutto quando viene usato erroneamente per indicare sia la memoria RAM che lo spazio disponibile sull’hard disk. Eppure il termine memoria è corretto perché di fatto sia sulla RAM che sull’Hard Disk vengono letti e scritti i dati. Qual è la differenza, dunque? Che la RAM è innanzitutto una memoria volatile ovvero che non conserva i dati al suo interno quando il computer viene spento; questo punto a sfavore è compensato, però, dalla velocità di lettura/scrittura dei dati.
Per fare un esempio: se aprite un programma di scrittura e create un nuovo file, quel documento vivrà nella RAM finché non lo salverete la prima volta e ogni modifica che apporterete sarà salvata sulla RAM fino al salvataggio successivo. Ecco perché se il computer si dovesse spegnere improvvisamente, rischiate di perdere parte dei dati su cui stavate lavorando.
Negli ultimi anni gli sviluppatori di software hanno studiato dei metodi come l’auto-save periodico o il versioning per ovviare a questo problema; ma questo è un discorso che merita un post a parte.
I Mac attualmente sul mercato vengono generalmente venduti con 4GB di RAM ma ne supportano almeno 16. Dal momento che esistono vari tipologie di memorie (DDR, DDR2, ecc…) io consiglio sempre di utilizzare siti come Crucial in cui, indicando il modello del nostro computer, ci vengono mostrati i modelli di RAM compatibili. Sul sito Apple, invece, trovate le istruzioni su come sostituire o montare la RAM acquistata in base al computer che possedete.
Attenzione: alcuni modelli di Mac di ultima generazione (MacBook Air, MacBook Pro con display Retina), per questione di design, hanno i componenti saldati assieme ed è quindi impossibile fare un upgrade della RAM.
Hard Disk
L’hard disk (HDD) è l’altro tipo di memoria presente sul nostro computer su cui vengono salvati i nostri dati. Gli hard disk hanno due limiti fisici: la velocità di rotazione del disco (generalmente 5400 o 7200rpm) e la velocità del braccio che legge e scrive i dati. Tale limite non è stato un problema finché i computer non sono diventati così potenti da riuscire a fare più operazioni di quelli che fisicamente sono scrivibili su un disco che gira a una velocità definita; per questo motivo fino a pochi anni fa gli upgrade che si consigliavano sempre erano l’acquisto di RAM o la sostituzione del processore mentre, oggi, si consiglia di sostituire l’hard disk. Negli ultimi anni sono comparsi sul mercato i cosiddetti dischi SSD che, a differenza dei precedenti, si basano su memorie flash (per capirci, sono simili alle schede SD che usiamo nelle macchine fotografiche o alle chiavette USB) invece che su componenti fisici.
- Vantaggi: gli SSD sono molto più veloci in fase di lettura/scrittura dei dati (tra i 200 e i 550MB/s invece che 50-120 MB/s), questo permette di avere un computer più performante sia in fase di accensione e spegnimento sia quando apriamo i programmi. Non avendo componenti fisici i dischi SSD sono più silenziosi e consumano meno elettricità e, inoltre, non hanno alcun problema di magnetismo.
- Svantaggi: i dischi SSD sono più costosi (si parla di circa $0.50/GB rispetto a $0.15/GB dei dischi HDD), hanno ancora capienze limitate (è difficile trovare dischi SSD da 1TB) e hanno una vita più breve; hanno, cioè, un numero definito di dati che possono leggere/scrivere prima che diventino completamente inutilizzabili. Gli hard disk tradizionali, invece, sono utilizzabili finché non subiscono un danno “fisico”.
Il mio Mac è lento, che fare?
Prima o poi il computer nuovo che avete appena acquistato diventerà lento. Il ciclo di vita di un computer è generalmente di 4 o 5 anni ma con i dovuti accorgimenti e upgrade si può arrivare anche a 7 o 8 anni. Evitando di fare aggiornamenti continui il nostro computer può essere utilizzabile finché non si romperà qualche componente: non a caso ci sono dei computer degli anni ’80 ancora perfettamente funzionanti.
Le cause del rallentamento delle prestazioni di un computer possono essere molteplici: aggiornamenti software che richiedono più potenza rispetto ai precedenti e che, alla lunga, possono rallentare l’intero sistema oppure problemi legati all’hardware insufficiente rispetto al tipo di utilizzo che facciamo del nostro computer. Per fare un esempio: è impensabile fare dei montaggi video in HD 4K su un MacBook Air.
La prima cosa da fare è dunque capire se il problema di lentezza del nostro computer è dovuto a un problema hardware o software. Nel primo caso, le soluzioni possono essere fare un upgrade dei componenti (acquistare più RAM oppure sostituire il nostro HDD con un disco SSD) oppure sostituire la nostra macchina con una più moderna. Spesso dei piccoli investimenti fatti nel tempo ci aiutano ad allungare di 2 o 3 anni la vita del nostro Mac. Se cercate delle guide da seguire per la sostituzione dei componenti del vostro computer, vi suggerisco il sito IFixIt.
Nel caso sia un problema legato al software la mia prima domanda è: qual è stata l’ultima volta che hai formattato (per i meno esperti: formattare = cancellare tutto e ripartire da zero come se il computer fosse nuovo) il tuo computer? Io formatto il mio Mac almeno una volta all’anno reinstallando manualmente ogni applicazione e ricopiando da un hard disk esterno i dati che mi interessa tenere. Questo mi permette sia di avere un computer più performante (perché evito, ad esempio, di installare nuovamente software che non ho utilizzato negli ultimi mesi) sia di fare una cernita dei file essenziali e di quelli che, invece, non mi servono. Stessa cosa dicasi quando ci sono importanti aggiornamenti del sistema operativo: piuttosto che fare un upgrade dove, ovviamente, vengono mantenuti e aggiornati i vecchi file, preferisco ripartire da zero con un bel clean install.
Programmi come Mac Cleaner, App Zapper e simili per me sono da evitare come la peste. Non discuto sulla loro utilità per le persone meno esperte ma preferisco di gran lunga avere pieno controllo di quello che avviene sul mio computer e non mi piace che un programma valuti al posto mio quali sono i file utili e quelli inutili.
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