Ableton Certified Trainer, Music Technologist, Creative Coder, Educator

Ableton Push 3 è arrivato

Due giorni fa Ableton ha annunciato e messo in vendita la nuova versione di Push. Ho deciso di scrivere questo post sia per parlare delle novità introdotte che per esprimere qualche considerazione personale avendo avuto la fortuna di averne uno in anteprima.

Approfitto anche di questo mio spazio personale per fare chiarezza su alcuni aspetti molto commentati e criticati nei vari forum e gruppi online perché talvolta è davvero difficile rispondere a tuttə. Se volete saltare direttamente a questa parte, cliccate qui.

Ci tengo a precisare, come sempre, che questi sono tutti pareri personali. Non è mia intenzione convincere nessuno a comprare o non comprare un prodotto.

Premessa

Ableton ha introdotto la prima versione di Push sul mercato 10 anni fa e il successivo aggiornamento, Push 2, nel 2015 ovvero 8 anni fa. Entrambi sono ancora pienamente supportati e funzionano senza problemi con l’ultima versione del software ovvero Live 11.

Push è nato come controller per Ableton Live quindi è sempre stato necessario collegare Push a un computer con installato il programma per poterlo usare. A differenza degli altri controller sul mercato, la perfetta integrazione tra hardware e software – perché prodotti dalla stessa azienda – ha sempre permesso a Push di essere un passo avanti rispetto agli altri in termini di funzionalità.

La contropartita, però, era un prezzo più elevato rispetto ad altri controller sul mercato. Per fare giusto un paio di esempi Push 2 costava EUR 699,00 mentre l’AKAI APC40 MKII, considerato da molti il più diretto competitor a livello di funzionalità, ha un prezzo di EUR 429,00. Il Launchpad Pro X MKIII della Novation, invece, viene a costare EUR 349,00 (fonte Strumentimusicali.it).

Push è ed è sempre stato un prodotto rivolto principalmente a chi usa Ableton nel proprio setup in studio o dal vivo. Il nuovo Push, nella sua versione Standalone, ora offre qualche possibilità in più (ne parlerò nel dettaglio dopo) ma è necessario avere una licenza Suite per sbloccare tutti gli strumenti, gli effetti e pure qualcosa di più.

Lo dico già ora e lo ripeterò dopo: se avete già una licenza di Live 11 sul vostro account non dovete acquistarne un’altra ma potete semplicemente autorizzarla su Push. Ho spiegato come fare in questo video.

Le novità di Ableton Push 3

Se preferite i video, ne ho realizzato uno per il canale ufficiale degli Ableton Certified Trainer italiani.

Configurazioni: Controller e Standalone

Ableton Push 3 viene venduto in due configurazioni differenti: Controller e Standalone. Si tratta dello stesso identico hardware. Le differenze sono:

  1. la versione controller va collegata a un computer con Live installato (funziona in modo simile a Push 1 e 2)
  2. la versione standalone ha al suo interno un processore con RAM e antenna WiFi integrata, una batteria e un hard disk SSD che gli permettono di funzionare in totale autonomia

Più avanti nell’anno verrà venduto un Upgrade Kit che permetterà di aggiornare la versione controller a standalone. L’altra particolarità è che i componenti interni sono facilmente sostituibili: è possibile inserire un SSD più capiente o, in futuro, sarà possibile aggiornare anche il processore se avremo la necessità di avere una maggiore potenza di calcolo. Anche la batteria è facilmente sostituibile da chiunque.

Design: cosa è stato aggiunto e cosa è rimasto uguale

Il design di Push è rimasto pressoché invariato e, personalmente, lo considero un aspetto molto positivo: se conoscete Push 1 o Push 2 vi troverete immediatamente a vostro agio con la nuova versione.

Tra le novità troviamo:

  • Tasto Capture
  • Jog Wheel a destra per navigare e interfacciarsi con quello che vediamo sullo schermo
  • Manopola per selezionare e controllare i volumi di uscita
  • Manopola per tempo e swing
  • Tasto Lock per bloccare le funzioni di Stop/Mute/Solo
  • Nuovi tasti in alto a sinistra (Set, Setup, Lezioni e User Mode)
  • Nuovi tasti in alto a destra per controllare le viste sullo schermo: Device, Mixer, Clip e Session View

Il resto sono solo piccole modifiche: tasti Double Loop, Duplicate e Convert spostati a destra, tasti Note e Session mode hanno perso le scritte in favore di due icone rappresentative.

Connettività

Foto della parte alta di Ableton Push 3 in cui vengono mostrate tutte le connessioni

Tra le novità più interessanti troviamo la sfilza di connessioni. Ableton Push 3 ha ora al suo interno una scheda audio quindi, andando da sinistra verso destra troviamo:

  • 2 uscite jack audio bilanciate
  • 2 ingressi jack audio bilanciati
  • ingresso e uscita ADAT per aggiungere 8 ingressi o 8 uscite audio
  • ingresso e uscita MIDI con cavo minijack TRS – DIN type A
  • porta USB-A che funge da hub usb
  • ingresso alimentazione
  • USB-C per collegare Push al computer
  • due uscite pedal switchabili dal pannello setup in 2 uscite stereo per un totale di 4 segnali CV/Gate
  • uscita cuffie separata
  • tasto di accensione

Come scrivevo prima, questa parte è identica nelle due configurazioni controller e standalone. Nella versione controller Push collegato al computer può essere usato come scheda audio.

Non dimentichiamo che ora Push ha anche al suo interno un’antenna WiFi che, oltre a essere necessaria per effettuare gli aggiornamenti software e l’autorizzazione della licenza, può essere usata per creare una rete con Ableton Link.

Nuovi Pad MPE per una maggiore espressività

I 64 pad che sono, da sempre, il cuore di Push sono stati completamente riprogettati. Ora supportano pienamente MPE (MIDI Polyphonic Expression) integrando i messaggi di Pitch Bend sul singolo pad o su pad adiacenti, Slide e Pressure. Questa novità rende Push 3 estremamente espressivo e, benché sia uno strumento digitale, si avvicina molto allo stesso livello di espressività degli strumenti acustici.

Con l’aggiornamento a Live 11.3 quasi tutti gli strumenti interni di Live sono diventati compatibili con MPE.

Pareri, domande e risposte

Lo dicevo all’inizio e lo ribadisco qui: Ableton Push 3 è uno strumento premium rivolto principalmente a chi già usa Live o chi vuole integrare Live nel proprio setup in studio o dal vivo. Rispetto al passato, il fatto che esista una configurazione Standalone, permetterà anche a chi non conosce Live di integrarlo nel proprio workflow.

Nel paragrafo precedente ho evidenziato la parola strumento perché, ora più che mai, Push deve essere pensato e studiato come uno strumento musicale e non come un controller. Non è né un telecomando costoso per comandare Live né un computer a cui mancano delle cose (uno schermo grande, mouse e tastiere).

Il fatto che dentro a Push 3 (standalone) ci giri una versione di Live completa non fa altro che espandere le potenzialità di questo strumento. È vero, non c’è uno schermo più grande né un’uscita HDMI ma meglio così.

Prezzo

I commenti e le critiche più feroci che ho visto riguardano il prezzo che, lo ricordo, è:

  • EUR 949,00 per Push 3
  • EUR 1.899,00 per Push 3 (Standalone)
  • EUR 999,00 per l’Upgrade Kit

Partendo dalla premessa scritta all’inizio del post in cui ricordavo che Push 2 costava EUR 699,00 ora per poche centinaia di euro in più, concentrandoci sulla versione controller, abbiamo:

  • un controller MPE di fascia alta. Come ho già risposto a qualcuno, dal mio punto di vista solo questo vale il prezzo del nuovo Push. Controller MPE della stessa qualità partono dalla stessa cifra e alcuni arrivano anche al doppio
  • una macchina con scheda audio integrata e possibilità di espansione (ADAT, MIDI, CV)
  • una macchina che può essere aggiornata in qualsiasi momento

Considerando la versione Standalone aggiungo che oltre alle cose appena elencate abbiamo letteralmente un computer con Live installato dentro (su processore e potenza di calcolo andate al prossimo paragrafo). La versione di Live integrata in Push è identica a quella che gira sul computer, non è una versione semplificata o castrata.

A chi dice:

“eh ma se compro un computer e un controller spendo meno e posso fare più cose”

Rispondo che prendendo il modello base, con processore M1, del MacBook Air e Push 2, giusto per avere possibilità di controllo simili e non controller di fascia più bassa, si spende di più e ci manca ancora la scheda audio.

Ma, al di là del conto prettamente economico, ci sono persone che, per il loro modo di lavorare, continuano a preferire interfacciarsi agli strumenti (o alla musica) con le mani e non attraverso un mouse e una tastiera. Questo, per dire, che io non ho mai amato scrivere parti MIDI all’interno di una DAW ma ho sempre cercato di suonarle pur non essendo in grado di suonare decentemente il pianoforte.

Processore e potenza di calcolo

Su processore e potenza di calcolo stavo scrivendo un pippone gigantesco ma poi ho preferito eliminare tutto quello che avevo scritto. Sono sempre stato allergico alle discussioni mac vs pc e cose simili.

Penso che l’esempio migliore sia il video di Loopop in cui fa il paragone tra il consumo di CPU del medesimo set su Push 3 e su un MacBook Pro M1 Max con 32GB di RAM.

Mi riservo di fare esperimenti più approfonditi in futuro ma, per il momento, con tutti i test che ho fatto non ho mai avuto problemi di prestazioni questo penso sia dovuto al fatto che su Push gira una versione customizzata e ottimizzata di Linux pensata per fare una cosa soltanto.

Dal vivo o in studio?

Una domanda che mi è stata fatta spesso è: secondo te il nuovo Push sarà più utilizzato in studio o dal vivo? Non ho la sfera di cristallo quindi è difficile rispondere a domande come questa ma, indubbiamente, con tutte le novità inserite nel nuovo Push secondo me lo vedremo usato molto di più dal vivo rispetto alle versioni precedenti.

Si ma manca… x, y e z

Vi ricordate l’episodio dei Simpson in cui Homer progettava una macchina? È chiaro che ogni strumento musicale ha delle limitazioni ed è giusto e sacrosanto che sia così.

Aggiungo, però, che tutte le limitazioni che, al momento, ci sono su Push a livello di software potrebbero essere eliminate con futuri aggiornamenti. Potenzialmente tutto quello che è possibile fare con Live su un computer è fattibile su Push. Se ancora non si può fare è perché non è stato implementato.

Conclusione

Ableton Push 3 è sul mercato da due giorni e le persone che hanno avuto la fortuna di provarlo sono ancora poche. Sono curioso di vedere i commenti che arriveranno prossimamente quando finalmente arriverà nelle mani di tuttə

Detto questo se volete rimanere aggiornatə ho già pianificato una serie di video che finiranno sul canale YouTube degli Ableton Certified Trainer e potete sempre iscrivervi alla newsletter qui.


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