Aggiornamento 17 gennaio 2017: Ableton 10 arriverà il 6 febbraio.
Si è cominciato a parlare di Ableton 10 da fine agosto quando, in un video di DJ Jazzy Jeff, qualcuno aveva notato alcune differenze rispetto alla versione 9.
Le speculazioni sono andate avanti per diverse settimane finché, il 2 novembre, Ableton ha annunciato ufficialmente che la nuova release del software era in lavorazione e che sarebbe stata disponibile a inizio 2018.
Arriviamo a oggi o, meglio, ad un paio di giorni fa: Ableton 10 è entrato nella fase di public beta per chi possiede una licenza standard o suite di Live 9.
È un segnale chiaro che ci stiamo avvicinando alla release finale del programma e Ableton ha bisogno che gli utenti lo testino e scovino bug prima del rilascio ufficiale.
Dall’annuncio della beta pubblica ho letto parecchi commenti critici nei confronti dell’aggiornamento: molti ritengono che il prezzo sia sproporzionato rispetto alle novità introdotte. Io ho avuto la fortuna di essere selezionato tra i beta tester a inizio novembre e, superato lo scetticismo iniziale, posso dirvi che questo aggiornamento vale ogni centesimo.
In questo post troverete una panoramica sulle novità che, personalmente, ho trovato più interessanti.
Una nuova interfaccia
Partiamo dalla cosa più ovvia: la grafica. Una nuova icona, un nuovo font – Ableton Sans – che rende più leggibile l’intera interfaccia del programma, e dei nuovi temi: Light, Mid Light, Mid Dark, Dark e Live 9.
Su schermi ad alta risoluzione (HiDPI) risulta tutto molto leggibile e definito; ricordo ancora quanto ho benedetto l’aggiornamento di Live 9 che ha introdotto il supporto al mio retina display.
Capture: non perdere mai un’idea
Una delle novità più attese e che, dal mio punto di vista, giustifica l’investimento per l’aggiornamento è la funzione Capture. Ableton sarà perennemente in “ascolto” di tutti gli input che arrivano sulle tracce MIDI. Alla pressione del tasto capture, inserito accanto al pulsante di registrazione della sessione, viene creata automaticamente una clip.
La cosa che più mi ha colpito di questa funzione quando l’ho provata la prima volta è che Ableton cerca di mantenere sia il tempo che il groove della nostra performance adattando, di conseguenza, le impostazioni del progetto.
Nuovi device
Come ogni aggiornamento che si rispetti, sono stati introdotti dei nuovi dispositivi (di cui parleremo in modo più esteso prossimamente):
- Wavetable: un nuovo sintetizzare a due oscillatori che, com’è facilmente intuibile dal nome, sfrutta i principi della la sintesi wavetable.
- Echo: un nuovo effetto delay con molte possibilità di modulazione.
- Drum Buss: un processore di dinamica progettate per le batterie dal carattere analogico.
- Pedal: un distorsore/overdrive/fuzz che si ispira a tre classici pedali da chitarra.
Sono stati migliorati anche due device già presenti nelle versioni precedenti: Utility ed EQ Eight.
Arrangiamento, automazioni e navigazione
I programmatori di Ableton hanno concentrato i loro sforzi sul miglioramento della modalità arrangiamento: ora è più facile fare editing, arrangiare e creare automazioni.
Queste le novità principali e il relativo shortcut, se presente:
- È possibile fare lo stretch delle clip audio prendendo Shift e trascinando il bordo.
- È possibile muovere il contenuto interno di una clip premendo Ctrl+Shift (PC) / Alt+Shift (Mac) senza spostare la clip. Tenendo premuto Alt (PC) / Cmd (Mac) si disattiva temporaneamente la griglia.
- Le note MIDI vengono riprodotte anche se il playhead è partito dopo l’effettivo inizio della nota (MIDI Note Chasing).
- Il doppio click su una traccia MIDI crea una clip.
- È possibile zoomare le tracce premendo Alt e verticalmente premendo Ctrl (PC) / Cmd (Mac).
- Zoom in/out di una porzione di tempo selezionata (Z / Shift+Z).
- Aggiunta funzione mostra tutte le tracce (S).
- È possibile mostrare/nascondere tutte le automazioni (A).
- Segmenti di automazione possono essere spostati orizzontalmente
Miglioramenti del workflow
In generale questo aggiornamento di Ableton 10 si caratterizza per una serie di piccoli e quasi invisibili miglioramenti che, però, cambieranno e velocizzeranno il vostro modo di lavorare:
- Multi-Clip Editing: è possibile editare fino a otto clip midi nella Vista dettagliata. Se le clip sono di lunghezza differente, Ableton creerà automaticamente un loop per allineare tutte le clip.
- Gruppi annidati: i gruppi possono essere inseriti in altri gruppi. Non c’è limite al numero di gruppi annidati gli uni negli altri.
- Reset con doppio click: facendo doppio click su qualsiasi parametro, il suo valore viene resettato (finalmente!).
- Raccolte nel browser: è stata aggiunta nel browser la sezione Raccolte che permette di categorizzare il contenuto della libreria per tag e colori.
- Metronomo: non solo sono stati aggiunti dei nuovi suoni tra cui scegliere ma è anche possibile impostare il metronomo per contare le suddivisioni ritmiche.
- Backup Folder: ogni volta che salviamo il progetto, viene creata una copia di backup della versione precedente. In questo modo è possibile risalire fino a 10 salvataggi precedenti.
- Pan Split-stereo: facendo Ctrl+Click sul knob del Pan è possibile impostarlo come Stereo Split.
Max 8 e Max for Live
Max for Live è ora integrato direttamente nel programma: non è necessario installare alcun pacchetto esterno. Nella versione beta di Ableton 10 è presente una versione beta di Max 8. Beta-inception.
Tra le novità: nuovi strumenti e il supporto multi input/output.
Conclusione
Quelle descritte in questo post sono solo una parte delle novità presenti nella versione beta attuale di Ableton Live 10. Per farvi un’idea, nel manuale ufficiale il capitolo What’s New in Live 10 occupa ben 10 pagine!
Ormai dovrebbero mancare poche settimane al rilascio della nuova versione; come già detto, io non vedo l’ora.
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