Se anche a voi è capitato di sedervi davanti al computer, aprire la vostra digital audio workstation preferita e non riuscire a produrre nemmeno un’idea interessante, ecco che i MIDI Generator di Ableton Live 12 potrebbero esservi d’aiuto.
A cosa servono i MIDI Generator?
I generatori MIDI sono strumenti pensati per produrre, partendo da zero, delle informazioni MIDI.
Come accennavo all’inizio dell’articolo possono essere molto efficaci se stiamo vivendo un momento di blocco creativo così come possono essere strumenti utili per sperimentare e provare idee nuove che difficilmente ci verrebbe naturale scrivere.
I MIDI Generator sono utili anche per velocizzare alcuni processi creativi o la scrittura di parti MIDI complesse da poter poi, eventualmente, mandare a synth esterni o drum machine.
La cosa interessante è che trattandosi semplicemente di informazioni MIDI che vengono generate, le potete utilizzare come volete.
MIDI Generator di Ableton Live
I generatori si trovano all’interno dell’editor MIDI di Live 12 nell’ultimo pannello a destra (o in basso se preferite una disposizione verticale).
Cliccando sul menu a tendina potete vedere che sono inclusi quattro generatori creati da Ableton: Rhythm, Seed, Shape e Stacks, due generatori nella categoria Max for Live: Euclidean e Max MIDI Generator e, se avete già installato altri generatori li troverete nella cartella User, ma di questo parleremo alla fine dell’articolo.
Prima di approfondire nel dettaglio ciascun generatore concentriamoci sui punti in comune. Tutti presentano due pulsanti sotto l’interfaccia: il tasto Generate che, se attivo, genererà all’interno della clip le informazioni MIDI non appena muoverete un parametro qualsiasi.
Se disattivate Generate potete usare il tasto Apply, il tasto con la freccia verso destra accanto a generate, per scrivere la parte MIDI all’interno della clip.
In alto a sinistra trovate il tasto Reset che permette di riportare allo stato iniziale il generator se avete mosso alcuni parametri.
Rhythm
Rhythm è un generatore di pattern ritmici. L’utilizzo più comune probabilmente sarà per creare delle parti di batteria ma non limitatevi solo a quello. Potete usarlo anche su strumenti melodici per generare, ad esempio, linee di basso.
Se sulla traccia MIDI avete caricato un Drum Rack nel menu a tendina all’interno dell’interfaccia troverete l’elenco degli strumenti per cui è possibile creare un pattern. Se, come me, pensate che usare questo dropdown sia scomodo, potete tenere premuto Alt/Option e cliccare sulla nota nel piano roll per selezionarla automaticamente.
La parte principale di Rhythm sono le tre manopole:
- Steps determina il numero delle note generate all’interno del pattern.
- Pattern permette di modificare il pattern ritmico generato
- Density aumenta o diminuisce la densità ovvero la quantità di note che verranno generate.
Step duration indica la divisione ritmica di ciascuno step. Al di là delle classiche divisioni musicali dalla battuta a 1/128 ci sono due opzioni: Grid che segue la suddivisione della griglia impostata e Fit che genererà note in base alla porzione di tempo selezionata nella clip.
Split indica la probabilità espressa in percentuale che le note generate vengano suddivise ulteriormente in due step di uguale durata.
Shift sposta il pattern degli step verso sinistra, se impostato con valori positivi, o verso destra se con valori negativi.
Infine troviamo l’impostazione della Velocity con cui possiamo scegliere il valore di velocity di base (numero a sinistra) e il valore di velocity della nota accentata (numero a destra).
Sulla destra impostiamo il numero di note generate prima che venga aggiunta una nota accentata e, tramite le due frecce, possiamo decidere quale nota del pattern vogliamo che venga accentata.
Seed
Seed è il secondo generatore di Ableton pensato per generare dei gruppi di note. Con il primo slider stabiliamo il range dalla nota più bassa a quella più alta. Con il secondo controllo definiamo un intervallo di lunghezze che può andare da 1/128 a un’intera battuta e, infine, con l’ultimo slider decidiamo un range di velocity.
Abbiamo poi due ulteriori controlli per determinare il numero di voci ovvero di note che possono suonare contemporaneamente, come fossero degli accordi, per capirci e density per stabilire la quantità totale di note generate.
La cosa importante da sottolineare a questo punto, che sarà valida anche per i due successivi generatori, è che i MIDI Generator seguono l’impostazione di scala e tonalità ovvero la scale awareness impostata nel progetto o nella clip. Questo significa che tutte le idee generate con Seed, Shape e Stacks saranno sempre in tonalità.
Shape
Shape un generatore MIDI pensato principalmente per generare delle linee melodiche. Nel menu a tendina sono disponibili varie forme di partenza: flat, up, down, up & down, down & up, arc up, arc down, bounce up e bounce down, ma, per quanto mi riguarda, la cosa più divertente è andare con il mouse direttamente nell’interfaccia e disegnare la forma che ci interessa.
Il generatore si completa con un’impostazione del range del pitch e quattro manopole: Rate per definire la lunghezza minima delle note, Tie, espresso in percentuale, che stabilisce la probabilità con cui una nota o una pausa venga allungata fino al raggiungimento della nota successiva. Come sempre abbiamo Density per stabilire la quantità di note che vogliamo siano generate e Jitter che crea delle variazioni randomiche della forma generata.
Stacks
Stacks è, insieme a Rhythm, il mio MIDI Generator preferito e permette di creare degli accordi o delle progressioni di, massimo, quattro accordi.
Nell’interfaccia è presente una forma che possiamo cliccare e trascinare con il mouse verso l’alto e verso il basso per generare accordi diversi. Come mostrato nell’immagine, nella barra di stato in basso viene indicato che il tipo di accordo che viene generato in base, ovviamente, ai parametri impostati nel generatore e la scala e la tonalità della clip.
In questo esempio, la clip è impostata in tonalità di C Major e la forma selezionata genera un accordo di settima maggiore (Cmaj7) con i gradi 1, 3, 5 e 7 della scala.
Con i pulsanti + e – sulla destra dell’interfaccia possiamo aggiungere altri accordi all’interno della stessa clip. Con la manopola Root selezioniamo la fondamentale dell’accordo e con Inversion il rivolto che desideriamo.
Completano le opzioni Duration con il quale impostiamo la durata di ciascun accordo e Offset per spostare orizzontalmente rispetto alla griglia la posizione di ciascun accordo.
MIDI Generator in Max for Live
Come accennavo all’inizio uno dei punti di forza dei MIDI Generator è la possibilità di creare, se ne siamo capaci, o di aggiungere altri generatori fatti in Max fo Live da sviluppatori di terze parti.
Basta scaricare il file .amxd e trascinarlo all’interno della nostra libreria utente.
Dal 5 marzo, giorno in cui è stato rilasciato Live 12 ufficialmente, erano disponibili già diversi generatori creati da sviluppatori di terze parti.
Vi segnalo, nello specifico, un bundle di 12 generatori creati da Philip Meyer che potete acquistare direttamente sul suo Gumroad e che, magari, approfondiremo in un articolo in futuro.
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